Il regolamento di MuoverMI

PREMESSA : UNA VISIONE DEL MOVIMENTO POLITICO COME PATTO FEDERATIVO

In Italia e nel mondo i partiti politici sono organizzazioni di potere che si ispirano ad alcuni principi di fondo e sulla base di questi creano una struttura di potere interno, di tipo più o meno democratico, ma più spesso personalistico, che consente a gruppi organizzati di persone di candidarsi a cariche politiche elettive, per poi essere eletti.

Questa forma politica del partito ha nel POTERE personale di alcuni la sua maggiore caratterizzazione. I LEADERS coltivano la loro visibilità pubblica e si circondano di amicizie politiche legate da rapporti di interesse reciproco che preludono alla costruzione di quel sistema di relazioni anche perverse e corrotte che in Italia ha raggiunto il vertice dell’espansione, facendo dell’Italia l’esempio negativo per eccellenza di ciò che la politica NON dovrebbe essere. In questo tipo di partito gli elettori sono strumenti del potere, da conquistare con favori clientelari, promesse populistiche da non mantenere, induzione televisiva e giornalistica, ecc, ecc.

Questo tipo di aggregazione politica è sempre stato favorito in passato dalla presenza di forti ideologie totalizzanti, in cui l’elettore si sentiva obbligato a votare per appartenenza ideologica, qualsiasi cosa fosse poi il partito per cui votava. Tipicamente queste grandi aree sono state quella cattolica e quella marxista, almeno in Italia. Oggi il peso di queste spinte ideologiche è venuto meno. Il quadro politico si sta disgregando rapidamente e stanno nascendo un numero rilevante di piccoli raggruppamenti, anche su base locale, privi di forza politica individuale, incapaci di aggregazione di massa, spesso senza prospettive di superamento degli sbarramenti elettorali e comunque, se presenti nelle istituzioni, non in grado di esprimere una forza maggioritaria. Questa situazione costituisce un dato di fatto oggettivo, non modificabile.
Come creare allora una coalizione di forze capace di diventare forza di governo ?

E’ possibile immaginare una nuova FORMA di aggregazione politica che parta dalla constatazione della realtà per costruire un percorso capace di tradursi in un risultato operativo di governabilità politica. In buona sostanza questa visione immagina un Movimento Politico Aperto come terreno di coltura del fare politica, in cui l’organizzazione abbia il solo scopo di favorire un rigoglioso sviluppo di iniziative politiche individuali e di gruppo, di confronto politico tematico, di analisi dei problemi, di formulazione di proposte e di loro diffusione, dove quelli che coltivano ambizioni politiche elettive esterne, che cioè vogliano diventare parlamentari, o vogliano accedere ad altre cariche elettive locali, abbiano la possibilità di esprimersi, di crescere e poi, al momento opportuno, di presentarsi agli elettori con i propri programmi, frutto di quanto il movimento politico è riuscito a produrre a vantaggio di tutti.

Questi candidati sarebbero molto INDIPENDENTI dal Movimento Politico Aperto (che chiameremo qui MPA), in quanto non espressione di cordate interne e di sistemi di aggregazione interna per il potere. La loro candidatura alle elezioni deve poi venire confermata da un sistema di PRIMARIE INTERNE, aventi il solo scopo di ridurre il numero di candidati che si presentano al numero di candidati massimo che il Movimento può mettere in lista. Chi viene eletto in questo modo non ha davvero alcun vincolo di mandato, come previsto dalla Costituzione, in quanto espressione autonoma dallo MPA, essendosi proposto come soggetto a se, con un proprio programma politico, anche se inquadrato nei principi generali che caratterizzano lo MPA.

Una tale impostazione permette l’aggregazione di forze diverse, provenienti da movimenti comunque originati, che possono aggregarsi per produrre lavoro politico comune, dove nessuna posizione è maggioritariae tutte le posizioni hanno diritto di cittadinanza.
In un tale movimento politico le forze provenienti dai vari movimenti aggregati si concentrano sulla sostanza delle cose, sul confronto delle idee, sul dibattito allargato, sulla produzione di documenti tematici, convegni ed altro, un mix dove l’appartenenza d’origine diventa gradualmente irrilevante.
Il risultato è la produzione di cultura politica. Se a questo punto qualcuno decide di candidarsi ad una carica elettiva esterna, attinge da questo patrimonio culturale e formula una SUA proposta politica, che non appartiene allo MPA, ma solo a lui, e gli elettori sono chiamati a giudicare lui e la sua proposta, sia a livello di primarie che in seguito.

Rompere lo schema del POTERE interno del movimento politico porta il confronto soltanto sul piano delle idee e delle proposte e le figure che si candidano a ruoli elettivi esterni ricevono più o meno consenso in base alla loro personale capacità di interpretare ed esprimere posizioni largamente condivise, senza interferire con l’organizzazione interna, che ho uno scopo diverso.

Nelle occasioni elettorali i candidati debbono attivarsi autonomamente per raccogliere consensi, e nessuno riceve da MPA un sostegno particolare; vengono offerte a tutti le medesime opportunità di rendersi visibili e di divulgare le proprie proposte politiche. Serve naturalmente una fase di elezioni primarie interne in cui le candidature ricevono il voto dei loro elettori.

Se le candidature sono 1000 ed i posti disponibili sono 100, MPA metterà in lista i primi 100 candidati che hanno ricevuto più voti degli altri, in un ordine di lista funzione del numero di voti ricevuti e dove ogni elettore può esprimere una sola preferenza. Procedura semplice e trasparente. MPA poi si presenta alle elezioni col suo unico nome e con la lista di candidati espressa dai votanti alle primarie. Il programma MPA reso pubblico potrebbe essere quello del candidato che ha ottenuto il maggior numero di voti, rendendo tuttavia noto a tutti gli elettori che ogni candidato esprime un proprio programma elettorale, e che quel programma si impegna a sostenere se verrà eletto. Nel caso delle elezioni comunali il programma comune sarà quello espresso dal candidato Sindaco del movimento politico che lo esprime.

L’organizzazione interna di MPA potrebbe facilitare le cose agli elettori producendo un programma estratto che metta in evidenza le proposte comuni a tutti i candidati eletti e le proposte divergenti dei vari candidati.

Un tale movimento politico, che si potrebbe definire “anarchico”, se l’uso della parola non fosse in sé controproducente sul piano della comunicazione, può funzionare sulla base di REGOLE abbastanza rigide che garantiscano una netta separazione tra chi si occupa di fare politica nel partito oppure di far funzionare la sua organizzazione e chi intende invece candidarsi a cariche elettive esterne. Il partito è anarchico in quanto impedisce la formazione di gerarchie di potere.

Gli incarichi organizzativi interni debbono avere luogo su base elettiva, per periodi relativamente brevi (2 anni) e funzionali soltanto a favorire lo sviluppo della comunicazione interna ed esterna del movimento e la produzione di cultura politica, escludendo che si possano ricoprire allo stesso tempo funzioni organizzative e candidature politiche.

Questa visione del partito moderno può portare ad un generale rimescolamento delle carte e stimolare una produzione di nuovi soggetti, candidati a cariche istituzionali, in totale assenza di una leadership di partito, che perde in questo caso ogni significato politico.

In un tale movimento politico trovano posto tutti, a condizione di riconoscersi nell’ambito di alcuni valori di riferimento da sottoscrivere, considerati discriminanti per l’appartenenza e la candidabilità.
Questa larghissima inclusività facilita la crescita di un movimento popolare di massa ed impedisce che qualcuno ne prenda il controllo, delegando agli elettori la responsabilità della scelta di singole persone, di cui il movimento non risponde, perché non è lui a sceglierle ma gli elettori

Art 1. La strada comune

Un percorso comune condiviso presuppone che tutti quelli che lo condividono siano in cammino lungo la medesima strada, nella stessa direzione; non significa che i passi di ciascuno debbano sovrapporsi esattamente a quelli di chi precede ; la strada può essere abbastanza ampia da lasciare spazio a percorsi individuali, ma nella stessa direzione, verso il medesimo obiettivo.

Su cosa si basa questo progetto ?

a) ORIENTAMENTO AL PROGRESSO, inteso come superamento delle barriere ideologiche su cui è stata fondata la politica sino ai giorni nostri, restituendo ai soggetti politici una completa libertà di espressione sulla base di una analisi oggettiva dei problemi, corredata di dati oggettivi, seguita da proposte formulate con l’obiettivo di migliorare le condizioni di vita della comunità nel suo complesso, senza perseguire interessi di specifiche categorie contro gli interessi di altre.

b) ATTEGGIAMENTO LIBERALE, inteso come rispetto della persona umana in ogni sua forma di espressione, rispetto della libertà individuale, intesa come possibilità concreta di espressione delle capacità ed aspirazioni di ciascuno, in un contesto sociale volto a favorire la piena concorrenza tra gli individui, nel rispetto reciproco di regole condivise e nel rispetto delle libertà altrui; concreta possibilità di esercitare un ruolo nella società contribuendo al suo sviluppo materiale e morale, nel rispetto dell’ambiente naturale ed umano condiviso.

c) POLITICA COME SERVIZIO PUBBLICO, costituita da un insieme organizzato di individui che si associano allo scopo di perseguire un fine di tipo sociale, promuovendo l’organizzazione di forme di governo della cosa pubblica nell’interesse preminente di tutti i cittadini socialmente produttivi, fermo restando il principio essenziale di salvaguardia dei diritti inalienabili delle minoranze e fermo restando il principio della salvaguardia dei soggetti più deboli, per condizione di età, infermità, incapacità lavorativa e simili.

d) TRASPARENZA, che consiste nel rendere facilmente accessibili a tutti le informazioni disponibili.
Nel concetto di trasparenza ricadono anche i conflitti di interesse, nel senso più ampio del termine, che debbono essere dichiarati contestualmente alla propria candidatura ad una qualsiasi carica interna o esterna al movimento politico.

e) SEPARAZIONE DEI RUOLI politici interni ed esterni. Questo punto è FONDATIVO per il movimento politico a cui si applica questo Statuto. Infatti questo movimento vuole essere una casa comune di PRODUZIONE POLITICA in cui ogni soggetto sia completamente libero di esprimersi senza costrizioni maggioritarie se non quelle, limitate, imposte dallo Statuto. Questa separazione dei ruoli significa che quanti rivestono ruoli interni non possono candidarsi a rivestire ruoli elettivi esterni, nelle istituzioni pubbliche.
Significa, per converso, che quanti hanno intenzione di esprimersi politicamente attraverso candidature a cariche pubbliche istituzionali non possono avere alcun ruolo politico organizzativo interno.
Significa anche che il Movimento Politico in quanto tale non esprime una sua linea politica univoca se non per quanto espressamente indicato nel suo Manifesto Fondativo ed in questo Statuto.

All’interno di questa linea politica guida ciascun soggetto è libero di esprimersi, di ideare, di proporre e di dibattere, di proporsi pubblicamente, a titolo individuale, rappresentando solo se stesso, ma non il movimento, anche candidandosi a ruoli politici istituzionali esterni, a carattere elettivo.

f) RUOLI ORGANIZZATIVI COME SERVIZIO COLLETTIVO orientato a favorire lo sviluppo della produzione politica ed a mettere a disposizione di tutti tale produzione ideativa, culturale, programmatica, senza favorire in alcun modo alcun soggetto politico all’interno del Movimento. Poiché le cariche interne anche in un movimento politico così concepito rivestono un ruolo di «potere», ancorché elettivo e temporaneo, tali cariche debbono avere una durata limitata nel tempo, debbono sempre essere elettive e con una base elettiva sufficientemente ampia rispetto alle cariche disponibili.

Art 2 . La struttura

Perché un progetto politico di questa natura possa esprimersi occorre una struttura organizzativa capace di produrre alcune cose fondamentali, attraverso elementi funzionali distinti.

2.1 Le funzioni operative

2.1.1 – Informazione via Web e News Letters
2.1.2 – Organizzazione territoriale
2.1.3 – Gestione ITC
2.1.4 – Pubblicità e diffusione a mezzo stampa e Media in genere
2.1.5 – Gestione ed archivio documentale
2.1.6 – Gestione occasioni elettorali
2.1.7 – Altre eventuali

Ogni funzione richiede un Coordinatore responsabile dell’organizzazione della funzione stessa e di stimolo alla sua operatività. Questa funzione NON può essere ricoperta da un membro elettivo del Consiglio Direttivo del Partito. Poiché le funzioni sono VITALI ai fini operativi, l’incarico di Coordinatore Funzionale deve poter essere facilmente revocabile se per qualsiasi motivo il soggetto incaricato dimostra di non essere all’altezza dell’incarico.

Il Consiglio Direttivo (elettivo) composta da un numero ristretto di membri, ha anche lo scopo di controllare l’operato delle funzioni interne al Movimento ed ha quindi poteri di nomina e di revoca dei Coordinatori Funzionali, con decisione a maggioranza qualificata (2/3 +1).

2.2 Le funzioni istituzionali

2.2.1. Il Consiglio Direttivo (alias Direzione Politica)

La Direzione Politica è composta da 7 membri, eletti dagli aventi diritto regolarmente iscritti al movimento politico MuoverMI, ed esprime al suo interno un Presidente.
La Direzione Politica rappresenta il movimento politico verso l’esterno e risponde in solido a nome dell’associazione in cui il Movimento si è costituito.

Compiti della Direzione Politica

a) Garantire che l’attività politica degli iscritti sia conforme alle norme etiche descritte nel Codice di Garanzia ed al dettato del Manifesto Politico del Movimento.

b) Controllare il funzionamento dell’organizzazione del Movimento, raccogliendo anche
attraverso collaboratori nominati allo scopo le osservazioni ed istanze di miglioramento
provenienti dagli iscritti e promuovendo presso i Coordinatori Funzionali cambiamenti
idonei a soddisfare le necessità espresse.

c) Garantire la partecipazione paritetica alla vita del Movimento da parte di tutte le forze
politiche che lo compongono e lo sostengono, risolvendo eventuali conflitti.

d) Revocare ove necessario l’incarico dei Coordinatori Funzionali, provvedendo a nominare
un altro soggetto in alternativa.

1. La Direzione Politica ha l’obiettivo di stimolare la crescita del Movimento in tutte le sue funzioni, l’allargamento della sua base elettorale potenziale e del numero di iscritti, cercando di contenere eventuali spinte centrifughe e mediando tra le diverse anime che costituiscono un movimento politico di stampo federativo, cioè aggregazione di persone provenienti da movimenti politici affini e federazione di rappresentanze politiche territoriali.
Il compito dei suoi membri è quindi eminentemente POLITICO, ma radicalmente diverso dai movimenti politici tradizionali in cui le scelte politiche sono IMPOSTE alla base dalle Segreterie Politiche, mentre qui si tratta di svolgere un difficile compito di mediazione ed integrazione, che rispetta le differenze ma cerca di portarle a sintesi costruttiva in un processo di condivisione.

2. La Direzione Politica si riunisce almeno una volta al mese – anche a mezzo di conferenza telefonica oppure video conferenza – per confrontarsi e dibattere i temi principali sul tappeto e decidere eventuali azioni di stimolo rivolte alle organizzazioni di base del Movimento.

3. La Direzione Politica è convocata dal suo Presidente mensilmente ed ogniqualvolta questi lo ritenga opportuno oppure ne sia fatta richiesta da uno qualsiasi dei suoi membri. La convocazione è fatta mediante posta elettronica contenente l’indicazione del luogo (salvo non si tratti di riunione virtuale), del giorno e dell’ora della riunione e l’elenco delle materie da trattare, inviata a tutti i componenti della Direzione Politica almeno 5 giorni prima della riunione. La Direzione Politica è validamente costituita qualora siano presenti almeno la metà più uno dei suoi membri ed è atta a deliberare anche in assenza delle formalità di convocazione, di cui al precedente comma, qualora siano presenti tutti i suoi componenti.

4. La Direzione Politica è presieduta dal suo Presidente o, in caso di sua assenza o impedimento, su designazione a maggioranza semplice dei presenti, da un altro membro della Direzione Politica.

5. Le delibere della Direzione Politica sono assunte con il voto favorevole della maggioranza dei presenti. L’espressione di astensione si computa come voto negativo; in caso di parità di voti prevale il voto di chi presiede la riunione.

6. I componenti della Direzione Politica durano in carica due anni e non possono essere rieletti qualora abbiano ricoperto l’incarico per un arco temporale pari a due mandati pieni e consecutivi. Qualora per qualsiasi motivo venga meno la maggioranza dei componenti della Direzione Politica, l’intera Direzione si intende decaduta e decadono anche il suo Presidente ed il il Tesoriere.
In tal caso il Presidente uscente deve convocare immediatamente l’Assemblea, entro il termine perentorio di 30 giorni, con elezioni per il loro rinnovo. Tutti gli organi, elettivi e non, così decaduti operano in regime di prorogatio fino a nuove elezioni/nomine.

2.2.3. L’Assemblea

1. L’Assemblea ha carattere virtuale, avendo luogo per via telematica, in occasione delle scadenza biennali per l’elezione del Consiglio Direttivo, secondo un principio rigorosamente proporzionale. Se l’Assemblea ha lo scopo di eleggere il nuovo Consiglio Direttivo, saranno eletti i candidati che avranno ricevuto il maggior numero di voti. Ogni votante ha diritto ad esprimere un solo voto.

2. L’Assemblea viene anche convocata dalla Direzione Politica, con delibera a maggioranza semplice, oppure dal suo Presidente, ogni qualvolta ritenuto opportuno, oppure quando ne venga fatta richiesta, specificando le materie da trattare, da almeno il 20% degli Associati.
In caso di inerzia a convocare l’Assemblea a seguito di richiesta formulata dagli Associati nei termini sopra descritti, provvede il Presidente.

3. La convocazione viene fatta mediante posta elettronica, indicando gli argomenti su cui esprimere il proprio voto, o le cariche da eleggere, e viene inviata a tutti gli Associati all’indirizzo di posta elettronica risultante dal libro degli Associati.

4. Le delibere dell’Assemblea sono assunte con il voto favorevole della maggioranza semplice dei votanti. L’astensione NON si computa come voto negativo.

2.2.4 La Commissione di Garanzia

La Commissione di Garanzia è l’organo disciplinare competente in via esclusiva ad accertare ed a pronunciarsi sulle violazioni dello Statuto e del Codice di Garanzia ed è quindi titolare del potere disciplinare e di comminare le relative sanzioni. La Commissione di Garanzia è composta da cinque membri, ed è eletta dall’Assemblea con metodo proporzionale. Rimane in carica per due anni ed i suoi membri non possono essere rieletti qualora abbiano ricoperto l’incarico per un arco temporale pari a due mandati pieni e consecutivi.
I suoi componenti non possono presentare la propria candidatura per altre cariche interne o
politiche esterne, oppure sottoscrivere la candidatura di terzi per i medesimi incarichi nel corso del loro mandato. In caso di violazione della presente disposizione, il componente della Commissione di Garanzia si intende decaduto, la candidatura presentata non può essere ammessa e la sottoscrizione effettuata non viene computata ai fini del raggiungimento del numero di firme richiesto. La Commissione di Garanzia nomina il proprio Presidente con delibera a maggioranza semplice.

2.3. Assenza di compensi, e rimborsi spese ammissibili

Dalla elezione o nomina a qualsiasi incarico nell’Associazione non consegue il diritto ad alcun compenso ed ogni attività svolta nell’ambito dell’incarico è prestata a titolo gratuito.
È fatto salvo il rimborso delle spese documentate ed approvate, sulla base del criterio di prudente gestione e dei criteri fissati con delibera dalla Direzione Politica, dal Tesoriere sulla base della disponibilità finanziaria della Associazione, sostenute per ragioni dell’ufficio, ricoperto da parte del Presidente, dei componenti della Direzione Politica, del Tesoriere o di Responsabili nominati ad incarichi funzionali.

Art 3. Il Lavoro Politico

Il lavoro politico del movimento è affidato a tutti i suoi iscritti, comunque organizzati in associazioni e gruppi, ovvero formazioni politiche autonome ma aderenti al Movimento ed alle sue regole. Gli organi direttivi del Movimento non hanno potere di determinazione della Linea Politica al di fuori di quella già descritta nel Manifesto Politico del Movimento. L’organizzazione del movimento non può sostenere in maniera prevalente alcuna espressione politica organizzata che vi abbia aderito. Singoli aderenti e gruppi organizzati hanno il compito di produrre lavoro politico con i propri mezzi, anche economici, attraverso l’attivazione o la partecipazione a tavoli tematici, convegni, conferenze, manifestazioni di piazza, volantinaggi e quant’altro ritenuto necessario alla promozione politica del Movimento e di candidati a cariche elettive esterne iscritti al Movimento.

Ciascun candidato a cariche elettive esterne è libero di esprimere un proprio programma politico da sottoporre agli elettori, potendosi avvalere dei simboli del Movimento, a condizione che le posizioni espresse verbalmente o per iscritto non siano in palese ed inequivocabile conflitto con quanto espresso chiaramente nel Manifesto Politico del Movimento. Il candidato è TENUTO A PRECISARE SEMPRE che le posizioni da lui espresse non rappresentano le posizioni di tutti gli altri candidati del movimento ma fanno parte del suo personale programma elettorale e tuttavia rientrano nell’ambito del Manifesto Politico del movimento.

L’uso inappropriato dei simboli del movimento su documenti che siano in palese contrasto con il Manifesto Politico del Movimento implicano l’espulsione in via definitiva su decisione irrevocabile della Direzione Politica, espressa a maggioranza qualificata. Ove il soggetto espulso replichi comportamenti lesivi dell’immagine del Movimento reiterando l’abuso di simboli distintivi del Movimento o lasciando intendere di esprimersi a nome del Movimento, verrà denunciato a piede libero con richiesta di risarcimento dei danni di immagine subiti dal Movimento.

Art 4. Le candidature a cariche politiche elettive esterne.

  1. Le candidature a ruoli politici elettivi in occasione di scadenze elettorali sono libere ed aperte a tutti gli Associati del Movimento che, tramite la sua organizzazione, si impegna a divulgare i nomi dei candidati presso i suoi iscritti e si impegna ad offrire pariteticamente a tutti i candidati le proprie risorse per consentire a ciascuno la massima visibilità.

Ciascun candidato corre per sé, senza alcun particolare sostegno da parte del movimento, salvo la diffusione di informazioni attraverso i canali del Movimento, in maniera paritetica con tutti gli altri candidati. Ogni candidato deve presentare un proprio programma politico, non in conflitto col Manifesto Politico del Movimento, e deve raccogliere consensi attorno a sé con mezzi propri.

  1. Il Movimento non darà alcun contributo economico alle spese elettorali dei candidati.
  2. Tutte le candidature verranno presentate agli elettori aventi diritto e sulla base di elezioni primarie interne svolte con metodo rigorosamente proporzionale. Verranno selezionati e messi in Lista i candidati che hanno raccolto il maggior numero di voti, nei limiti del numero di posizioni elettive disponibili. Il Movimento si presenterà quindi alle elezioni in maniera unitaria sostenendo i candidati emersi dalle primarie interne.
  3. Le elezioni Primarie di cui al precedente comma, ivi inclusi i requisiti per potersi candidare, saranno disciplinate da apposito Regolamento approvato dalla Direzione Politica, a maggioranza qualificata pari a due terzi dei suoi componenti.
  4. La Direzione Politica ha il compito di verificare che i candidati alle elezioni primarie siano in possesso dei requisiti richiesti dal Regolamento di cui al precedente comma.

Le Primarie si svolgeranno con mezzi telematici messi a disposizione dalla struttura di
Coordinamento ITC del Movimento che si occuperà anche di analizzare i risultati, che saranno poi resi pubblici sul sito ufficiale del Movimento.
Ciascun elettore avente diritto, regolarmente registrato nel Data Base del Movimento, potrà
esprimere la preferenza PER UN SOLO CANDIDATO. Diventeranno candidati ufficiali del Movimento i candidati che avranno raccolto il maggior numero di preferenze, nei limiti del numero di candidature presentabili.

Chi rivesta un ruolo interno nel partito non può far parte della rosa dei candidati.
Chi desidera candidarsi ad un ruolo politico elettivo esterno deve rassegnare le dimissioni da
incarichi di partito almeno tre mesi prima della scadenza elettorale a cui intende partecipare,
oppure contestualmente alla pubblicazione della data della scadenza elettorale, ove tale termine sia inferiore a tre mesi.
Ogni candidato è tenuto a formulare per iscritto ed a rendere pubblico il suo programma
politico elettorale, che dovrà essere conforme alla Manifesto Politico di fondo del Movimento. I programmi politici dei candidati selezionati tramite le elezioni primarie saranno soggetti a controllo da parte della Direzione Politica e qualora tali programmi (preventivamente depositati dai candidati, prima delle primarie) risultino in palese contrasto con la Linea Politica di fondo del Movimento, tali candidati verranno esclusi dalla rosa selezionata, e sostituiti dai primi in graduatoria.
La Direzione Politica ha il compito di verificare che i candidati che si presentano alle elezioni Primarie siano in possesso dei requisiti richiesti dal Regolamento elettorale.

Art 5. Partecipazione ed autonomia organizzativa

  1. Il Movimento Politico favorisce la massima partecipazione degli Associati, sia come singoli sia attraverso altre forme di aggregazione e garantisce la massima autonomia
    organizzativa di tali forme di aggregazione, sia tematiche che territoriali, fermo restando il rispetto delle norme e dei principi espressi nel suo Statuto e nei suoi Regolamenti.
  2. Data la natura “federale” del movimento, ogni forma organizzata di persone singolarmente associate al Movimento, oppure costituite in associazione autonoma che aderisca al Movimento come tale, in forma associata, è automaticamente riconosciuta ed iscritta nell’elenco delle organizzazioni territoriali o tematiche che contribuiscono a costituire la struttura di base, partecipativa, del Movimento. I soci tuttavia restano le persone fisiche e non le organizzazioni. Per l’adesione è sufficiente segnalare alla Direzione Politica l’esistenza della forma organizzata di tali Associati o chiedere l’iscrizione se i soggetti sono i legali rappresentanti di una associazione autonoma esterna.
  3. Anche le aggregazioni a carattere tematico non hanno limiti numerici di costituzione ; possono essere su base locale o virtuale. I documenti prodotti da tali forme di aggregazione potranno essere divulgati ed essere poi consolidati assieme ai documenti su temi analoghi prodotti da altri gruppi, e resi quindi disponibili per la fruizione da parte di tutti, siano essi Associati oppure anche semplici elettori potenziali. Compito essenziale della Direzione Politica è la divulgazione di tali lavori verso tutti gli Associati e potenziali elettori, in forme non invasive ma comunque efficaci.
  4. Gli Associati organizzati in gruppi locali o tematici dovrebbero promuovere i valori ed i principi del Movimento in singoli ambiti territoriali o su tematiche generali o specifiche, come espressione di loro libera iniziativa indirizzata all’interesse generale del Movimento.
  5. E’ consentito ai gruppi organizzati e riconosciuti (quindi non ai singoli), utilizzare i segni distintivi del Movimento solo se unitamente a simboli distintivi del gruppo, con la cautela richiesta dalla condizione di non creare alcun danno all’immagine del Movimento utilizzando espressioni verbali o scritte in contrasto con i principi generali del Movimento, sue regole statutarie, Manifesto Politico, ecc. A tale scopo la Direzione Politica sarà a disposizione dei gruppi per esprimere un parere di conformità, non vincolante, sull’adeguatezza di volantini,registrazioni, filmati, fotografie ed altri documenti da rendere pubblici.
  6. Tale parere non verterà sull’efficacia della comunicazione ma solo e soltanto sulla presenza eventuale di messaggi in evidente contrasto con la Linea Politica di fondo del Movimento. Il parere preventivo non è obbligatorio, ma tutela il gruppo da azioni eventuali di censura successiva da parte della Direzione Politica, che possono portare anche alla sospensione del riconoscimento del gruppo, con cessazione dell’uso dei simboli del Movimento.

Chi ricopre incarichi negli organi del Movimento non può candidarsi anche a ruoli elettivi esterni. La separazione dei ruoli nel movimento è rigorosa.

Chi desidera dedicarsi ad una attività politica territoriale mirata al conseguimento di incarichi politici elettivi PUBBLICI, deve dedicarsi esclusivamente a tale scopo, avvalendosi del supporto del Movimento che eserciterà tuttavia un controllo della sua attività politica per garantire che questa sia congruente con la Linea Politica del Movimento espressa nel suo Manifesto. Gli iscritti al Movimento che abbiano tali aspirazioni formeranno una squadra riconosciuta e riconoscibile di candidati, che può preferibilmente formarsi con largo anticipo rispetto a scadenze elettorali, perché il candidato abbia tempo per farsi conoscere sul suo territorio, e per dare modo a quanti desiderano sostenerlo di contribuire alla sua corsa elettorale per tempo.

6. Codice di Garanzia

L’Associazione MuoverMI si dota di un Codice di Garanzia, che costituisce parte integrante del presente Statuto, approvato con le medesime modalità previste per le modifiche statutarie. Gli Associati hanno l’obbligo di rispettare il Codice di Garanzia.
Il rispetto del Codice di garanzia viene assicurato da una apposita commissione permanente di garanzia, elettiva, le cui funzioni sono descritte nel Codice di Garanzia. La Commissione di Garanzia è l’organo disciplinare competente in via esclusiva ad accertare ed a pronunciarsi sulle violazioni dello Statuto e del Codice di Garanzia ed è quindi titolare del potere disciplinare e di comminare le relative sanzioni.

La Commissione di Garanzia è composta da cinque membri, ed è eletta dall’Assemblea con metodo proporzionale. Rimane in carica per due anni ed i suoi membri non possono essere rieletti qualora abbiano ricoperto l’incarico per un arco temporale pari a due mandati pieni e consecutivi.
I suoi componenti non possono presentare la propria candidatura per altre cariche interne o
politiche esterne, oppure sottoscrivere la candidatura di terzi per i medesimi incarichi nel corso del loro mandato. In caso di violazione della presente disposizione, il componente della Commissione di Garanzia si intende decaduto, la candidatura presentata non può essere ammessa e la sottoscrizione effettuata non viene computata ai fini del raggiungimento del numero di firme richiesto. La Commissione di Garanzia nomina il proprio Presidente con delibera a maggioranza semplice.

7. Modifiche Statutarie e del Codice di Garanzia

Modifiche al presente Statuto ed al Codice di Garanzia possono essere proposte e rese esecutive soltanto dall’Assemblea che le approva a maggioranza qualificata di due terzi dei suoi membri. Le proposte di modiche statutarie possono essere presentate alla Direzione Politica dal Presidente, da un membro della Direzione Politica o da un terzo dei membri dell’Assemblea

8. Quote Associative

Le quote Associative sono l’entrata primaria dell’Associazione per la copertura dei costi per l’esercizio delle sue attività di promozione politica collettiva e sono così definite nel dettaglio annuo per le diverse entità:

  1. SOCI SOSTENITORI € 50
  2. SOCI SINGOLI ORDINARI € 20
  3. LIBERE DONAZIONI INDIVIDUALI (Max) € 10’000

Documento sottoscritto in Milano, 20 settembre 2019

I soci fondatori :

  1. Dubini Edoardo Giuseppe, nato a Milano il 24 febbraio 1966, CF DBNDDG66B24F205V,

residente in via Castel Morrone 24, 20129 Milano

  1. Puglia Franco, nato a Trieste il 16 aprile 1947, CF PGLFNC47D16L424G,

residente in viale Fulvio Testi 100, 20127 Milano

  1. Engelmann Enrico Cleto, nato a Milano il 02 agosto 1972, CF NGLNCC72M02F205L,

residente in via Stefini 2, 20125 Milano